L’export di macchine italiane per l’industria del laterizio vale oltre 80% dei ricavi del comparto.
I mercati esteri continuano a confermarsi strategici per i costruttori italiani di macchine per laterizi. Nel 2024, nonostante la contrazione giunta dopo quattro anni consecutivi di crescita, le esportazioni hanno generato un valore di 83 milioni di euro, pari all’81,8% del fatturato totale, mentre il restante 18% è stato realizzato sul mercato italiano, dove le vendite hanno raggiunto i 18,5 milioni di euro. I dati provengono dalla 33a Indagine Statistica Nazionale realizzata dal Centro Studi Mecs-Acimac, presentata in occasione dell’assemblea annuale dell’associazione.
Tra le macroaree geografiche di esportazione, l’Unione Europea si conferma il principale mercato di destinazione, con un fatturato di 26,5 milioni di euro, seguita dall’Europa extra-UE con 25,2 milioni di euro. Il Sud America ha generato 11,2 milioni di euro, mentre l'Africa ha contribuito con 9,4 milioni di euro. Al quinto posto nella classifica dell’export troviamo il Medio Oriente con 4,9 milioni di euro, seguito dal Nord America a quota 2,8 milioni di euro. Stabili le vendite in Cina mentre l’area dell’Oceania ha segnato una positiva crescita.
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Photo courtesy of Marcheluzzo
Le famiglie di macchine più vendute
Tra le diverse tipologie di macchinari vendute l’anno scorso, svettano le macchine per stoccaggio e movimentazione che hanno contribuito per 17,3 milioni di euro (17,1% del totale).
Nonostante la flessione, gli impianti per la formatura ed estrusione si confermano la seconda tipologia di macchine più venduta, con un fatturato pari a 15,8 milioni di euro (il 15,6% del totale), seguita da stampi e filiere (15 milioni di euro, ossia il 14,7% del totale).
Le vendite di impianti di cottura hanno generato ricavi per 14,9 milioni di euro (il 14,7%), con una variazione negativa di solo l’1% sull’anno precedente, mentre le vendite di essiccatoi hanno rappresentato il 12,6% del fatturato totale, attestandosi a 12,8 milioni di euro. Le macchine per la preparazione terre, infine, hanno prodotto un fatturato di 11 milioni di euro, pari al 10,9% del totale.
Seppur con volumi di fatturato inferiori, da segnalare una crescita del 113% per le macchine di scelta, confezionamento e pallettizzazione (7,7 milioni di euro, pari al 7,6% del totale) e un incremento dell’8,4% delle vendite di macchine e impianti per la smaltatura e decorazione di mattoni e tegole.
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Il mercato italiano
Relativamente al solo mercato italiano, le macchine per stoccaggio e movimentazione hanno rappresentato il 25,4% delle vendite totali, con un fatturato di 4,7 milioni di euro, in crescita del 14% sul 2023. Al secondo e terzo posto, stampi e filiere (3,4 milioni di euro), e impianti di preparazione terre (2,6 milioni di euro).
In forte aumento nel 2024 le vendite di impianti di scelta, confezionamento e pallettizzazione (+148,5%), come pure le macchine per finitura e lavorazioni speciali (+269%) e gli impianti di smaltatura e decorazione di mattoni e tegole (+24%).
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PUBBLICAZIONE
15/10/2025